sabato 11 aprile 2015

Notes on Photography Pasquale Brancato

Non esiste immagine più esplicativa di questo Self portrait per leggere la fotografia di Pasquale Brancato, uno scatto che nella sulla complessa regia evidenzia quel mondo di proiezioni interiori rappresentate dagli specchi che fanno da anello di congiunzione fra lui ed e il mezzo fotografico, l’autore in una posizione retrocessa, simbolicamente antepone tutte le percezioni e le visioni multiple rendendole protagoniste del suo rappresentare, evidenziando la sua intenzionalità di raccontare realtà e percepito in quella collocazione secondaria, da attento osservatore in incognito. Una fotografia versatile dove tutto è attenzionato, la strada, i volti, i dettagli,con un austero bianco e nero elimina il superfluo per donare l’essenziale di un immagine,quel magico circostanziale che è funzionalità emotiva e rappresentativa. Il mondo dei bambini la loro capacità di meravigliarsi e cogliere l’incanto caratterizza molto il suo lavoro, attraverso una visione di occhi incontaminati l’autore racconta il bello, il sogno, le attese, come la timidezza, la gioia, la paura,ne coglie la poetica perché la vive attraverso un’osservare spoglio dal desiderio di affascinare, perché attento solo a sintetizzare la sua intenzione. Questo si evidenzia anche attraverso il racconto del femminile dove ne percepisce la grazia,la dolcezza e quella sensualità delicata che si veste di pudore, osserva e racconta quell’anima in momenti intimi come in attimi del quotidiano percependone delicatezza e l’armonia. La sua fotografia della strada si caratterizza da una non intenzionalità a scattare come ricerca compulsiva, ma in una piacevole rivelazione del “ tempo forte” dove la scena composta dalla casualità, trasmette insieme il tempo ed l’emozione con il risultato di una realismo descrittivo che supera l’asettica rappresentazione del dato reale, aprendo le porte a quel mondo dell’anima,complesso a tratti contrastante, enigmatico, riservato ed intimo che solo la fotografia riesce a dare voce, un arte dove la dimensione interiore presente e protagonista seduce ed incanta al di là del bello e della forma.Per uno sguardo attento lui è la sua fotografia. ( Antonella Leone )

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